giovedì 30 maggio 2013

C'ho il subconscio di David Lynch

Ma com'è 'sta storia?

Io al mattino mi son sempre svegliata più o meno serena. 

La questione era semplicemente legata al fatto se fossi riuscita a dormire più di tre ore oppure no. 
Notti in bianco, oppure notti con gli occhi sbarrati guardando le travi a vista del sottotetto, mi regalavano giusto quel paio di etti di occhiaie, in cui inciampavo il mattino dopo, ma la vicenda finiva lì.
E invece, da una settimana a questa parte, mi sveglio e mi ricordo perfettamente quello che ho sognato. Che per una che i sogni non se li è mai ricordati, è un bel trauma. 
Non solo quindi vivo sulla mia pelle tutto il sogno, ma me lo continuo a ricordare per giorni e giorni.

Che poi se i sogni fossero pure decenti, o quanto meno dei seppur celati desideri come cantava quella canzone là, potrebbe pure starci.
E invece un paio di zufoli! Sembra che io sia posseduta dal subconscio di David Lynch

Sogno delle vere e proprie robe improbabili. 
Sogno di uomini alti tre metri, di ladri, di sequestratori, di gente che mi insegue per squartarmi con un machete, sì, insomma, cose così.
Che forse sia proprio il mio subconscio a creare una realtà virtuale densa a tal punto di mostruosità per deviare la mente dalla realtà, quella vera?
mah, tutto può essere

però che palle
io che guardo i film dell'orrore con le mani davanti alla faccia o con la coperta fin sulle orecchie
Rivoglio indietro il mio niente mattutino, ecco.
Anche con le occhiaie da due etti