Lei, la regina della casa fino all'anno scorso, si è vista a poco a poco portare in casa prima F., poi R. ed infine lui, il maschio, il re dei gatti, dal manto color cipria e dagli occhi cangianti. Un bel pezzo di micio, lasciatemolo dire.
Tutte e tre si sono guardate fra di loro, hanno guardato lui, hanno guardato me e si sono allontanate a metà fra il risentito e lo shoccato.
Lui, invece, sembra aver capito perfettamente come va il mondo: si posiziona nelle postazioni più comode della casa (letto, divano, zampa imbottita, cuccia con plaid) e mangia - per pura par condicio, lo so - indistintamente da tutte le ciotole. Siano o non siano a lui destinate.
Comunque sia è
a) un gran bel felino (ma questo l'avevo già anticipato), e sa di esserlo
b) dannatamente narciso
c) fastidiosamente sicuro di sè
d) egocentrico quanto basta
C'è niente da fare, anche nei felini, ritrovo le stesse identiche dinamiche che ho potuto - ohimè - riscontrare nei maschi umani.